Nel corso di Telefisco 2025 l’Agenzia delle entrate ha sostenuto che i propri uffici possono sospendere il rimborso dei crediti in presenza di un semplice verbale di constatazione a nulla rilevando che la normativa preveda espressamente la presenza di un atto di contestazione, di irrogazione sanzioni o impositivo. Le motivazioni addotte appaiono singolari e non condivisibili. L’Agenzia evidenzia l’esistenza di una circolare del 1993 che legittima la sospensione dei rimborsi in presenza di carichi pendenti nei confronti degli interessati. Secondo tale circolare ‘a stretto rigore’ nel concetto di carico pendente vi rientrano anche i pvc notificati, oltre che ogni altra pendenza risultante dall’Anagrafe tributaria. Pur volendo elevare a norma di legge una circolare del 1993 non si comprende come non si valuti che una norma successiva del 1997 abbia circoscritto espressamente gli atti idonei ad esercitare la facoltà di sospensione in argomento ai soli atti di irrogazione e contestazione delle sanzioni.

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